Ciao,

mi chiamo Daniele e una delle mie più grandi passioni è il movimento, nello specifico l'incredibile capacità di muoversi che l'essere umano possiede e che sfrutta per adattarsi istintivamente, apprendere, esprimersi e conoscere di più su se stesso.

 

Curiosità e interesse in merito a questo aspetto dell'esistenza hanno influenzato e continuano ad orientare le mie attività e le mie scelte, dalle più semplici alle più importanti, come percorso formativo e professionale.

 

Daniele Dante Marino - Chi sono

Cosa faccio?

Mi occupo dell'esplorazione e dello sviluppo del potenziale umano espresso in termini di: ricerca del benessere, miglioramento della performance e libertà di movimento.

 

Fortis Fluere - Esplorazione del potenziale umano

Lo scopo del mio lavoro: 

Il mio obiettivo è quello di favorire salute, consapevolezza ed evoluzione della persona; la mia funzione è quella di supportarla e stimolarla attraverso metodologie educative e terapeutiche.

 

Daniele Dante Marino

In che modo:

Principalmente assisto la persona lavorando su ripristino dell'equilibrio, prevenzione e adattamento, miglioramento delle prestazioni, educazione al movimento. Utilizzo il trattamento manipolativo Osteopatico in sinergia con la terapia Chinesiologica. Inoltre, con il processo di educazione alla pratica del movimento propongo un percorso di ricerca, scoperta ed espressione di sé attraverso il movimento al il fine di incentivare lo sviluppo di percezione, sensibilità e capacità espressive della persona, come anche di promuovere indipendenza individuale e cooperazione sociale.

 

Daniele Dante Marino - Osteopatia e Chinesiologia

Il mio intervento si fonda su un approccio di tipo olistico, che prevede:

  • La ricerca di una connessione empatica con la persona, che sia basata sull'ascolto e la piena espressione;
  • L'esplorazione attraverso il contatto manuale;
  • Osservazione d'insieme e valutazione;
  • La realizzazione di strategie specifiche, adeguate ed efficaci, atte a soddisfare necessità e obiettivi che possano favorire: adattamento, evoluzione ed interdipendenza e condurre verso stati di equilibrio e benessere;